Come funziona un gruppo elettrogeno
Un gruppo elettrogeno converte l’energia termica in energia elettrica e viene utilizzato come fonte di energia autonoma quando la rete elettrica principale non è disponibile o non è completamente affidabile.
I componenti principali di un gruppo elettrogeno comprendono il motore a combustione interna che produce energia meccanica e l’alimentatore che, accoppiato al motore, trasforma il moto rotatorio in energia elettrica alternata.
Il gruppo elettrogeno presenta poi un quadro di controllo e regolazione, che comprende l’avviamento, il regolatore di tensione, il pannello di comando.
Infine, il gruppo elettrogeno dispone di un sistema di alimentazione carburante e serbatoio, di un sistema di raffreddamento per il motore (aria, liquido) e ventilazione adeguata.
Principio di funzionamento
Ecco, in sintesi, le fasi con cui un gruppo elettrogeno produce energia.
- Inizialmente il motore brucia il combustibile generando energia termica, una parte di questa diventa energia meccanica tramite l’espansione e il movimento dei pistoni o altro sistema di conversione.
- In seguito, l’energia meccanica aziona l’alternatore che produce energia elettrica alternata (AC).
- Tutto si può regolare tramite il quadro di comando: la corrente viene resa disponibile per diversi utilizzi: domestico, industriale o d’emergenza.
Quando utilizzare i gruppi elettrogeni:
- Emergenza: quando la rete elettrica ha un guasto all’interno di strutture critiche come ospedali, edifici pubblici, industrie.
- Per alimentare impianti in zone isolate o dove la fornitura è intermittente.
- Per supportare carichi temporanei che la rete non riesce a gestire da sola.
- In cantieri e luoghi senza accesso stabile alla rete elettrica.
Conoscere come funziona il gruppo elettrogeno e quali componenti lo compongono può aiutare a scegliere meglio quello giusto per le diverse esigenze, mantenere l’impianto efficiente e ridurre sprechi e guasti.