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Cos’è e a cosa serve un gruppo di continuità?

Nella vita quotidiana l’elettricità è un elemento imprescindibile. Macchinari industriali, server, sistemi informatici, impianti domotici, apparecchiature mediche: tutto necessita di un’alimentazione stabile e continua. Nel momento in cui si verifica un blackout o un improvviso calo di tensione entra in gioco il gruppo di continuità, noto anche come UPS (Uninterruptible Power Supply). Vediamo perché rappresenta una protezione indispensabile per abitazioni, uffici, aziende e impianti industriali.

Che cos’è un gruppo di continuità?

Un gruppo di continuità è un dispositivo che fornisce energia elettrica immediata e temporanea quando la rete subisce un’interruzione o un’anomalia (sbalzi, cali, sovratensioni). È composto da batterie di accumulo, inverter, circuito di controllo che monitora la qualità della rete e interviene in caso di guasto. Lo scopo del gruppo di continuità è evitare che apparecchiature sensibili si spengano bruscamente, si danneggino o perdano dati.

Inoltre, un UPS stabilizza la tensione e protegge da sovratensioni, microinterruzioni, cali improvvisi e disturbi elettrici, poiché questi fenomeni possono causare danni costosi o ridurre la vita delle apparecchiature elettroniche.

In molti contesti, inoltre, interrompere l’alimentazione non è accettabile, nemmeno per pochi secondi (un esempio sono gli ospedali, gli ascensori, gli impianti di videosorveglianza e controllo accessi)

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Tipologie di gruppi di continuità

A seconda dell’applicazione e della sensibilità delle apparecchiature da proteggere, esistono tre principali tipologie di UPS:

  • Offline (o standby) un gruppo di continuità utile per abitazioni, piccoli uffici che interviene solo in caso di blackout di rete.
  • Line-interactive, che interviene in caso di blackout e corregge automaticamente piccole variazioni di tensione.
  • Online a doppia conversione. Questo UPS fornisce energia costantemente stabilizzata e filtrata. È l’opzione migliore per industrie, server room, apparecchiature medicali e sistemi altamente sensibili.

Installare un gruppo di continuità è indispensabile quando le interruzioni dell’energia possono causare un danno economico, operativo o di sicurezza. È importante affidarsi ad aziende specializzate come FCE per l’installazione di un gruppo di continuità, anche perché deve essere correttamente dimensionato, integrato nel quadro elettrico in modo sicuro e sottoposto a manutenzione programmata.

FCE mette a disposizione competenza tecnica, esperienza sul campo e soluzioni su misura per ogni esigenza, garantendo installazioni affidabili e durevoli nel tempo.

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Come funziona un gruppo elettrogeno

Un gruppo elettrogeno converte l’energia termica in energia elettrica e viene utilizzato come fonte di energia autonoma quando la rete elettrica principale non è disponibile o non è completamente affidabile.

I componenti principali di un gruppo elettrogeno comprendono il motore a combustione interna che produce energia meccanica e l’alimentatore che, accoppiato al motore, trasforma il moto rotatorio in energia elettrica alternata.

Il gruppo elettrogeno presenta poi un quadro di controllo e regolazione, che comprende l’avviamento, il regolatore di tensione, il pannello di comando.

Infine, il gruppo elettrogeno dispone di un sistema di alimentazione carburante e serbatoio, di un sistema di raffreddamento per il motore (aria, liquido) e ventilazione adeguata.

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Principio di funzionamento

Ecco, in sintesi, le fasi con cui un gruppo elettrogeno produce energia.

  • Inizialmente il motore brucia il combustibile generando energia termica, una parte di questa diventa energia meccanica tramite l’espansione e il movimento dei pistoni o altro sistema di conversione.
  • In seguito, l’energia meccanica aziona l’alternatore che produce energia elettrica alternata (AC).
  • Tutto si può regolare tramite il quadro di comando: la corrente viene resa disponibile per diversi utilizzi: domestico, industriale o d’emergenza.

Quando utilizzare i gruppi elettrogeni:

  • Emergenza: quando la rete elettrica ha un guasto all’interno di strutture critiche come ospedali, edifici pubblici, industrie.
  • Per alimentare impianti in zone isolate o dove la fornitura è intermittente.
  • Per supportare carichi temporanei che la rete non riesce a gestire da sola.
  • In cantieri e luoghi senza accesso stabile alla rete elettrica.

Conoscere come funziona il gruppo elettrogeno e quali componenti lo compongono può aiutare a scegliere meglio quello giusto per le diverse esigenze, mantenere l’impianto efficiente e ridurre sprechi e guasti.